Pirateria online – Film e Serie TV

da | Giu 27, 2025 | Informatica, Pirateria, Proprietà intellettuale

L’industria cinematografica

Per quanto riguarda il mondo del cinema e delle produzioni televisive, i danni provocati dalla pirateria sono stati evidenti per l’industria dell’intrattenimento sin dagli anni ’80 (potete trovare qui [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/03/12/sequestrate-oltre-mille-videocassette-pirata.html] un articolo che vi fa capire come siano cambiate le cose da quegli anni a oggi). Se inizialmente i pirati utilizzavano supporti fisici, come videocassette e DVD per rivendere le copie illegali, nel corso degli anni 2000 hanno iniziato a farsi largo le piattaforme p2p di file sharing. Come già evidenziato nell’articolo sulla pirateria musicale (che potete trovare qui), i protagonisti della pirateria dei primi anni 2000 sono state le piattaforme come eMule, Limewire e i siti di download di file Torrent, quali thePirateBay e molti altri.

Nel corso dell’ultimo decennio, approfittando di una maggiore velocità delle connessioni a disposizione degli utenti, sono nati numerosi siti di streaming illegale che proponevano gli ultimi episodi di serie tv e i film appena usciti.

Il contrasto a questo fenomeno ha visto diverse azioni da parte delle autorità per ottenere l’oscuramento di questi siti sul territorio italiano. Tuttavia, i website oscurati rinascono periodicamente sotto altri nomi e domini Internet.

Inoltre, con la nascita delle piattaforme di streaming (es. YoutubeVimeo, ecc.), numerosi utenti hanno utilizzato le suddette piattaforme per pubblicare film e serie tv protette da diritto d’autore. La reazione dei provider in molti casi si è dimostrata efficace (con un controllo preventivo sui contenuti e una reazione immediata alle segnalazioni ricevute), anche se, ad oggi, numerosi contenuti illeciti risultano ancora disponibili e facilmente raggiungibili sulle principali piattaforme di streaming.

Tuttavia, con uno sviluppo parzialmente analogo a quello dell’industria musicale, sono apparse negli ultimi anni numerose piattaforme di streaming legale (NetflixAmazon, Prime VideoDisney+ ecc) a prezzi più o meno accessibili e con un’ampia selezione di titoli, causando una diminuzione di appeal per i website pirata.

In contrasto con il fenomeno della pirateria musicale, la fruizione di film pirata è ancora molto diffusa e, solo nel 2024, ha provocato nei soli Stati Uniti una perdita compresa tra i 29.2 e 71 miliardi di dollari ogni anno. Questi dati dimostrano come il fenomeno non sia affatto un problema del passato, anzi gli analisti prevedono che la pirateria di contenuti in streaming continuerà a crescere del 15% ogni anno.

Questo è in gran parte dovuto al fatto che la maggior parte degli utenti, non sottoscrivendo abbonamenti a tutte le piattaforme di streaming, spesso sceglie di “scaricare” o visionare illegalmente i contenuti a cui non può avere accesso tramite il proprio servizio.

Per questo motivo, nonostante, un gran numero di film sia facilmente accessibile in modo legale, la pirateria non è stata completamente sconfitta.

In Europa, la pirateria si è stabilizzata a partire dal 2023, attestandosi attualmente su una media di 10,2 accessi mensili a contenuti pirata per utente internet. La pirateria televisiva europea rimane stabile a quota 5,1 accessi al mese per utente, con lo streaming che continua ad essere il metodo più diffuso, anche se con differenze significative tra i vari Stati membri. Complessivamente, la pirateria cinematografica nell’UE è diminuita di circa il 25% nel 2023, raggiungendo una media di 0,9 accessi mensili per utente internet. Ancora una volta, lo streaming rimane il metodo principale, rappresentando il 74% degli accessi, seguito dal torrenting.

Come intervenire

Come indicato nell’articolo sulla pirateria che colpisce il settore dell’editoria, anche in questo caso, le strategie per contrastare il fenomeno sono le seguenti.

  • Rivolgersi alle autorità (principalmente Polizia Postale o Guardia di Finanza) o sperare in azioni proattive da parte di queste ultime.
  • Richiedere supporto a una società in grado di individuare efficacemente i contenuti illeciti, monitorare la comparsa di eventuali nuovi contenuti illegali e di rimuovere gli stessi attraverso segnalazioni agli internet service provider. Per avere maggiori informazioni sulle procedure sopraindicate, è possibile inviarci un messaggio attraverso il nostro form dei contatti o scriverci una mail a protection@argobs.com.